ECODYGER soluzioni per il recupero della frazione organica dei rifiuti

A chi è rivolto Ecodyger?

Ecodyger si rivolge a tutti coloro che vogliono ambienti puliti e un ambiente più pulito.

Ecodyger si rivolge a tutti coloro che hanno cura della propria salute, di quella di chi gli sta attorno e delle risorse del pianeta.

Ecodyger si rivolge a tutte le strutture che ogni giorno preparano e servono alimenti.

 

Ecodyger ha lo scopo di diminuire il volume per facilitare il deposito e non il recupero o lo smaltimento. I materiali vengono lavorati in modo da ridurne il volume senza modificarne la natura, né la composizione chimica. Con questi presupposti, l’attività di Ecodyger non è riconducibile alle operazioni di smaltimento e recupero, pertanto Ecodyger non è considerabile quale impianto, e quindi soggetto alle relative autorizzazioni, alla luce della normativa vigente.

L’attività di Ecodyger può essere inserita nel ciclo del sottoprodotto.

I residui alimentari sottoposti all’attività di Ecodyger possono essere qualificati come sottoprodotti ai sensi dell’art 184 bis del D.Lgs.N.152/2006 in quanto sono prodotti involontariamente nei cicli di preparazione/distribuzione alimentare e possiedono  -di per sé-tutte le caratteristiche richieste per il prodotto ‘’mangime’’. Su queste caratteristiche, infatti, non incide l’intervento di Ecodyger, che invece è diretto a garantire una migliore conservazione e compattazione dei residui alimentari.

PIROLISI soluzioni per la cogenerazione con produzione di energia elettrica e termica da biomasse e rifiuti.

I PRINCIPALI BENEFICI DELLA PIROLISI

I più importanti vantaggi provenienti dall’utilizzo di questa nuova tecnica di pirolisi possonov essere riassunti come segue:

Rese elevate nella trasformazione di biomassa in energia;

Non vengono prodotti: idrocarburi aromatici policiclici, diossine, furani, PM10 e benzofurani;

Possibilità di trasformare una vasta gamma di materiale secco o umido, come biomasse agricole e del legno (vegetali), rifiuti solidi urbani, fanghi di depurazione ecc.;

Minimo impatto ambientale e architettonico;

Non è un impianto di combustione diretta o un termovalorizzatore, ma è un covertitore di masse organiche in idrogeno, ossido di carbonio, idrocarburi leggeri e biochar;

Nessuna presenza di acque reflue.

 

Impianti di Cogenerazione per la produzione di energia elettrica e termica ; partiamo dall’utilizzo dei propri scarti a matrice organica ad esclusione di inerti metalli e vetro.L’impianto attraverso il processo di pirolisi , decomposizione termochimica di materiale organico con contenuto molecolare di carbonio A TEMPERATURA intorno a 450÷550°C, in assenza di ossigeno e in presenza di acqua , produce con lo scarto inserito nel dispositivo il syngas che alimenta il cogeneratore per la produzione di elettrico e termico .

 

Le matrici organiche che alimentano l’impianto di produzione di energia elettrica e termica, tramite un processo pirolitico, sono caratterizzate dai seguenti parametri:

  • Percentuale di umidità;
  • Potere calorifico inferiore del campione della matrice utilizzata;
  • Contenuto percentuale di sostanza organica;
  • No emissioninelle varie fasi del processo pirolitico;
  • Le sole emissioni in atmosfera si registrano nella fase di cogenerazione (la macchina che viene alimentata dal syngas prodotto dalla pirolisi)e pertanto sono del tutto assimilabili a quelle di motori endotermici a scoppio alimentati a metano;
  • I residui del processo di pirolisi sono composti unicamente da biochar, assolutamente sicuro sotto l’aspetto inquinante, ed eventuali residui ferrosi  facilmente recuperabili;
  • L’impianto pirolitico può essere alimentato con materiali differenti senza dover ricorrere a modifiche sostanziali, ma solo reimpostando alcuni parametri di controllo, per altro già presenti nel software.

 

L’impianto ha una produzione di energia a partire da 200kw/h alimentato con scarti a partire da 

2000 ton/a con ciclo di produzione di 6-8000ore/anno

 

I rifiuti sono una risorsa, sfruttiamoli!

VALORIZZAZIONE ENERGETICA DELLA FRAZIONE ORGANICA DELLA MATRICE ALIMENTATA

La valorizzazione energetica di tale frazione organica contribuisce alla riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra e i dati di caratterizzazione ci consentono di effettuare una prima valutazione tecnico-economica del processo pirolitico, anche se ulteriori analisi dovranno essere condotte al fine di pervenire alla conoscenza dell’esatta composizione di tale frazione organica in modo da caratterizzare più puntualmente il pyrogas o syngas (gas combustibile costituito principalmente da idrogeno ed ossido di carbonio con piccole percentuali di metano, etano e propano) ed il char (residuo carbonioso inerte) prodotti.

 

La frazione organica di alimentazione è caratterizzata dalla presenza di carbonio e idrogeno, che sono gli elementi che forniscono il potere calorifico al gas pirolitico prodotto, di conseguenza nella trattazione che segue è stato possibile utilizzare alcuni dati ricavati sia dall’esperienza maturata in altri impianti che trattano matrici diverse da quella in oggetto, ma simili come composizione chimica e perciò utilizzabili nelle valutazioni che seguono, che dalle prove condotte su un impianto dimostrativo alimentato con matrici assimilabili a quella in oggetto. Inoltre, sono stati utilizzati i dati ottenuti attraverso un modello matematico applicato a tali impianti che, in base ai dati in ingresso e le condizioni al contorno, fornisce in uscita la portata e la composizione del gas pirolitico prodotto.